L’interesse per la chirurgia plastica è ai massimi storici, ma lo stigma e la disinformazione circondano ancora l’industria e i pazienti. La maternità è un’esperienza incredibilmente gratificante, ma il corpo richiede purtroppo il pagamento di un tributo considerevole alle volte. I cambiamenti fisici che avvengono nel corso della gravidanza e dell’allattamento possono infatti avere effetti irreversibili e molte madri hanno difficoltà a tornare allo stato di forma pre-gravidanza, anche con esercizi regolari e una dieta sana.
Il termine mommy makeover (letteralmente: “rifacimento” o “rinnovo” della mamma) è fuorviante – ci spiega il Dott Montemurro dal suo studio di Varese – perché in realtá non esiste un unico intervento chirurgico che ricostruisca il corpo di una madre. Si tratta piuttosto di un insieme di tecniche di chirurgia plastica, combinate tra loro e pensate specificamente per trattare i comuni problemi che le donne si trovano ad affrontare dopo gravidanza e allattamento.
In altre parole, parliamo di una combinazione di procedure di rimodellamento corporeo, eseguite contemporaneamente per ricreare le giuste forme e migliorare i cambiamenti fisici che persistono dopo la gravidanza.
Uno dei motivi della sua popolarità, è che il mommy makeover non ha componenti fisse ed ogni procedura è quindi personalizzata per soddisfare le esigenze specifiche della singola donna. Poiché il seno e l’addome sono le principali aree che vanno incontro a cambiamento con la maternità, un mommy makeover si concentra spesso attorno a queste zone. Infatti, durante la gravidanza e l’allattamento il seno aumenta di dimensioni, a volte anche notevolmente. Il ritorno alla “normalitá” si accompagna peró spesso ad una significativa perdita di volume e di consistenza, ed il seno potrá quindi apparire svuotato e meno sodo.
Durante una gravidanza, la pelle e i muscoli addominali si distendono per accogliere il bambino in crescita ma dopo il parto, anche in questo caso, i tessuti potrebbero purtroppo non riacquisire la loro forma e compattezza.
Grazie ad un piano di trattamento personalizzato che combina diverse procedure di chirurgia estetica – continua il Dott. Montemurro – é possible dunque trattare questi cambiamenti permanenti post gravidanza, garantendo notevoli miglioramenti dell´aspetto del corpo ed aiutando cosí una donna a sentirsi più sicura ed attraente dopo la maternità. L´utilizzo di protesi mammarie al silicone puó aiutare a ripristinare la forma ed il volume del seno (mastoplastica additiva), mentre un intervento di sollevamento (mastopessi) puó rendersi necessario per rialzare un seno cadente e migliorarne la forma.
Un´addominoplastica può invece ridonare alla mamma uno stomaco piatto, rimuovendo la pelle ed il grasso in eccesso e riparando i muscoli addominali separatisi durante la gravidanza (diastasi). La liposuzione puó essere inoltre comunemente utilizzata per migliorare ulteriormente la figura, andando ad eliminare accumuli di grasso in aree specifiche del corpo.
Se si sta pensando che tutto questo sembri molto impegnativo da un punto di vista fisico, è perché lo è davvero. “Internet a volte presenta le operazioni di chirurgia estetica come se si trattasse di andare dal parrucchiere o dall´estetista, ma questi sono interventi chirurgici veri e propri” – ci dice il Dott Paolo Montemurro, specialista in chirurgia plastica – “Se é vero che la stragrande maggioranza delle donne che si sono sottoposte al mommy makeover è entusiasta dei risultati, si deve essere consapevoli dei potenziali rischi di queste operazioni. É cioé importante capire che sebbene sia desiderabile fare tutto in una volta (una sola anestesia, una sola convalescenza, ecc), ci sono alcuni limiti a ciò che può essere fatto in sicurezza.
Come linea guida generale, un intervento chirurgico elettivo non dovrebbe mai durare più di 4-5 ore e non dovrebbe mai essere effettuato in pazienti fumatori, proprio per limitare l´aumento dei fattori rischio”.
La promessa di una pancia piatta e di un seno piú pieno – la possibilità cioé di reclamare ciò che potrebbe essere stato perso nella turbolenta transizione dopo la maternità – è comunque un argomento convincente per molte donne. “C´é stato sicuramente un aumento delle procedure di tipo mommy makeover“, continua il Dott Montemurro. “Penso che molto abbia a che fare con il fatto che parecchie neo mamme sono giovani e tendono ad accettare maggiormente l’idea della chirurgia plastica”.
Questo non significa peró che si debba passare direttamente dalla sala parto alla sala operatoria: il chirurgo plastico raccomanda generalmente di aspettare circa un anno per permettere al corpo di riprendersi dallo stress della gravidanza e del parto e per dare tempo ai tessuti corporei di assestarsi.
È importante anche sottolinerare, conclude il Dott Montemurro, come i recenti progressi nel campo della chirurgia plastica consentano al giorno d´oggi di garantire operazioni più sicure e periodi di recupero meno pesanti. Una terapia antidolorifica mirata permette alle pazienti di cominciare ad alzarsi giá il giorno successive l´intervento, accelerando il recupero in maniera notevole.
Inoltre, grazie a tecniche avanzate durante gli intereventi di mastoplastica e di addominoplastica (adottando una tecnica chiamata sutura a tensione progressive), spesso non é piú necessario l´ultilizzo dei tanto odiati drenaggi, che posso risultare molto fastidiosi e dolorosi al momento della rimozione.
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Si ringrazia il Dottor Paolo Montemurro, specialista in chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica. Il dottore riceve e opera presso la Clinica Isber di Varese, via Sonzini 8. Per prenotare un appuntamento è possibile chiamare lo 0332 242971. Tutte le info su:
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